giovedì 16 ottobre 2025

"FRANTUMARE" LE PERSONE E "SVENDERE" L'AMBIENTE: FUMAROLA - PEZZANI vs CARNITI - GABAGLIO


 


C'è da rimanere sbigottiti, allibiti, terrorizzati, profondamente indignati a leggere le carte e ad ascoltare le intercettazioni dell'inchiesta della Procura di Taranto: "Ambiente svenduto".

Daniela Fumarola, allora segretaria provinciale della Cisl di Taranto (nonostante le continue e pubbliche rivolte durante i consigli generali della sua categoria di provenienza, quella degli agricoli) parla con il deux ex machina dell'Ilva dei Riva: Girolamo Archinà, (poi condannato in primo grado per fatti commessi proprio all'epoca in cui avvenivano le amichevolissime conversazioni con Fumarola, ad oltre 24 anni di carcere (è morto alla vigilia del processo di appello, nel 2024, per una malattia non tanto diversa da quelle che hanno decimato negli anni i lavoratori e le lavoratrici dell'Ilva e dell'indotto... oltre che gli abitanti del quartiere Tamburi).

Si parla, in collaborazione con la categoria Cisl del Pubblico Impiego di: "frantumare le persone" e di "perseguitare a non finire" (con particolare riferimento a Giorgio Assennato).

E' possibile riascoltare tutto (come hanno fatto migliaia di persone) qui:

https://www.youtube.com/watch?v=QfrC0pr1Z5g

Proprio così, si parla tra loro di "frantumare", non di censurare, colpire, combattere.

Frantumare.

Ancora più grave, almeno dal punto di vista sindacale, oltre che umano, è un'altra intercettazione che decine e decine di migliaia di persone hanno ascoltato grazie al sito di Repubblica e che è datata: 12 maggio 2010, ore 11.13.

Qui si può ascoltare dal vivo Daniela Fumarola chiedere esplicitamente ad Archinà "su chi puntare per la segreteria Fim".

La categoria, peraltro, che in più di un consiglio generale a Taranto, l'ha salvata dalle contestazioni dei "suoi" lavoratori agricoli.

Archinà sceglie. Fumarola esegue, censurando l'altro candidato perchè: "elabora".

Tutto, direttamente dalla voce di Archinà e Fumarola, è riascoltabile qui, andando un pochino in basso con il cursore:

https://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/11/29/news/al_telefono_con_archin-72240945/index.html

Ieri, sul sito www.il9marzo.it  Peppe si chiedeva, giustamente (se teniamo presente e riteniamo valido il punto 2 del Codice Etico Cisl):

"Vorrei porre un quesito cui non sono in grado di dare una risposta.
Un segretario confederale territoriale che sceglie il gruppo dirigente su indicazioni della controparte, tra l’altro in una vertenza delicatissima per la città di Taranto, il tutto documentato da intercettazioni telefoniche, come fa ad essere diventato segretario generale della CISL nazionale?
Non riesco a capire perché secondo il mio ragionamento terra terra doveva essere radiato dalla Cisl quando era ancora segretario territoriale per statuto e codice etico. Se qualcuno può rispondermi ringrazio anticipatamente."

Insomma, davvero ci voleva il "caso Lauria" per richiedere la sospensione cautelativa e la decadenza dalle cariche (ne ha tantissime, penso, ad esempio, ai Cda delle Fondazioni Pastore e Tarantelli) di Daniela Fumarola, ai probiviri Cisl?

Non bastava il suo "frantumante" curriculum vitae?

E' una domanda che, come ho scritto a Peppe, su il 9 marzo, io mi faccio ogni giorno, in particolare da quando il congresso nazionale Cisl ha confermato, come nemmeno si faceva in Bulgaria durante il comunismo, Daniela Fumarola, con voto segreto, con il 100 per cento dei voti.

Ma non c'è solo  Daniela Fumarola.

La conclusione della oserei dire politicamente "sanguinosa" vicenda della Cisl Funzione Pubblica nazionale (con le dimissioni irrevocabili per "ragioni di salute", comunicate in una drammatica lettera circa un mese dopo essere stato trionfalmente confermato al congresso nazionale, di Maurizio Petriccioli, segretario generale da oltre nove anni (chi vuole approfondire si legga la mia intervista, davvero bella, a lui nel volume: "Prospettive Sindacali", pubblicato da Edizioni Lavoro) ed il licenziamento per giusta causa senza preavviso di Chiara Severino, segretaria nazionale e giuslavorista (peraltro anche lei della provincia di Avellino come Danilo Battista...) avvenuto il 14 di luglio, giusto due giorni prima l'avvio del congresso nazionale Cisl tenutosi all'Eur a Roma.

Non è un segreto (perchè è intervenuto pubblicamente durante il consiglio generale che ha eletto, al posto di Petriccioli, Roberto Chierchia, segretario generale Fp Cisl ed Angelo Marinelli, segretario generale aggiunto) che un ruolo fondamentale diciamo nella conclusione della politicamente, umanamente e giuridicamente "sanguinosa" vicenda sia stato giocato dall'attuale segretario generale Fnp Cisl (ex segretario faveriniano della Cisl Funzione Pubblica dell'Emilia Romagna) Roberto Pezzani.

Pezzani, parmigiano come me e come l'ex suo predecessore Gigi Bonfanti, come spesso capita ai segretari generali Fnp Cisl, forti di circa due milioni di tessere, è considerato da tutti, e non a torto, il vero uomo forte della gestione Fumarola.

E' noto che, anche in considerazione del fatto che nelle mie due contestazioni disciplinari (15 settembre e 7 di ottobre, andare a verificare i documenti su: www.sindacalmente.org  (articoli: "Fumi neri di Fumarola" e "Caso Lauria o caso Cisl?") sia entrata a gamba tesa la sua super consulente Roberta Roncone (ex segretaria nazionale organizzativa, guarda un po' della Fim Cisl) che è qualificata nelle contestazioni proprio come sua "assistente", io abbia denunciato Pezzani per reati molto gravi.

E' altrettanto noto che egli si sia recato immediatamente (o quasi) a Parma, dalle parti della sede Cisl di via Lanfranco, per conferire (mi dicono concitatamente, io non c'ero...) con Federico Ghillani, segretario generale Fnp Cisl di Parma e Piacenza ed ex segretario generale Ust Cisl di Parma e Piacenza, figura specchiata, testimone da me citato sia in sede di probiviri contro Pezzani che in Procura della Repubblica.

A Parma, mia città natale, ho ancora molti amici ed amiche.

Nella Fim, come nella Cisl, come nell'Fnp, come nella Cisl Funzione Pubblica.

Sono molto preoccupati per me e mi hanno ricordato un episodio risalente a non moltissimi anni fa.

Roberto Pezzani, allora segretario dei lavoratori del pubblico impiego, è stato sospeso (credo per sei mesi) dai probiviri.

Aveva già molte "amicizie importanti", tanto che la sospensione fu comminata in gran parte nei mesi estivi.

Volete sapere la ragione?

Pezzani che, come si vede dalla foto, ha anche un fisico imponente (un po' come Daniele Fippi, ex segretario generale della Fim Cisl di Parma) aveva aggredito, picchiato, "messo al muro", un collega dipendente comunale e sindacalista Cisl.

Per carità Pezzani ha già ammesso, credo, le sue colpe e certamente pagato, principalmente sotto l'ombrellone, la sua pena associativa (non so se vi siano stati strascichi legali, su questo le mie fonti interne alla Cisl di Parma ieri sono state imprecise...)

Ma mi chiedo, e si chiederà, immagino, anche Peppe, sul 9 marzo...

Davvero per fare carriere super apicali in Cisl occorre avere curricula così?

Essere così di scarsa indipendenza e frantumanti verso le persone, siano esse colleghi del sindacato o meno?

Davvero?

Ieri a Roma, durante un bellissimo e sognante incontro in memoria di Emilio Gabaglio, ad un anno dalla scomparsa, mi è venuto in mente un passo di un mio libro (Dobbiamo creare tutto dal nuovo), in cui è contenuta una citazione riportata da Emilio di Pierre Carniti:

Affermava l'indimenticabile segretario generale Cisl al primo congresso nazionale di Solidarnosc a Danzica (Polonia) nel settembre del 1981:

"Noi e voi viviamo in contesti sociali e politici differenti, ma i nostri destini sono legati tra loro (...) Di fronte alle grandi sfide economiche e politiche con cui dobbiamo misurarci (...) la nostra solidarietà deve farsi più stretta, abbiamo bisogno gli uni degli altri. 

Per far ciò è innanzitutto necessario che esistano sindacati forti e indipendenti, autentica espressione dei lavoratori in tutti i paesi. Secondo una concezione che ci è comune, non importa in quale sistema sociale e politico, il sindacato deve essere indipendente dai padroni, dallo Stato, dai partiti. 

Questa è la condizione indispensabile per la difesa degli interessi dei lavoratori e per la costruzione di una vera democrazia".

Altri tempi.

E, mi si conceda, altra Solidarnosc e, soprattutto, altra Cisl.

Francesco Lauria

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