lunedì 10 novembre 2025

TRA PRECARI E METALMECCANICI. PIERRE E DILETTA: UN SOLCO VISIONARIO, CONCRETO, FRAGILE...

Devo essere sincero, le mie presenze pubbliche presso la Cisl di Parma (e ora pure Piacenza...) non sono poi state tantissime (sindacalmente sono quasi uno "straniero") tanto che, immagino, in diversi/e, nella sede Cisl parmigiana di via Lanfranco, in questo concitato e per me parecchio pubblico periodo, si stiano chiedendo, magari anche distrattamente: "Ma chi c...o è sto Francesco Lauria?

Pochi sanno che, nel 2009, in forma in realtà piuttosto effimera, ero stato candidato (da altri) ad entrare, ovviamente in quota minoranza (mai una gioia...) nella segreteria provinciale della Ust (allora spaccata in due). La cosa durò lo spazio di pochi giorni e fu, giustamente, bloccata a Roma da Via Po. Non sarei stato pronto.

Ricordo, ad esempio, la bella presentazione, nel 2011, presso il circolo Il Borgo del mio primo libro, curato insieme a Silvia Stefanovichj, ed edito da Giuffrè: "A tu per tu con il sindacato, Dialoghi di relazioni industriali e di lavoro", vi parteciparono, tra gli altri, gli allora segretari generali provinciali di Cgil e Cisl: Patrizia Maestri (di lì  non molto sarebbe sbarcata in Parlamento) e Federico Ghillani (neo eletto..., quello che ora non sta particolarmente simpatico a Roberto Pezzani...)

Fui davvero contento, ricordo anche la stanza della mia casa di Gello (Pistoia) in cui mi trovavo, quando Federico, nel novembre 2017, mi chiamò e mi chiese di portare nella mia città: Pierre Carniti, indimenticato segretario generale della Cisl.

Con Pierre ho interagito e collaborato fin dal 2005 anche nelle riunioni romane di redazione della rivista online Eguaglianza & Libertà di cui contribuivo, di molto, ad abbassare l'età anagrafica...

Ma, soprattutto, firmando emozionato sotto la sua di tremolante firma dal notaio, con Pierre (e con la Cisl) ho fondato l'Associazione Astrolabio del Sociale (il nome è un'eco di Don Lorenzo Milani e dei suoi ragazzi...), nata e costituita per avvicinare i giovani studiosi di relazioni industriali al sindacato, poi diventata, dopo la scomparsa del sindacalista di Cremona, nel giugno 2018: Associazione Pierre Carniti.

Nel luglio 2017 avevo avuto l'infinito onore che devo, lo ammetto, a Raffaele Morese, di accompagnarlo, con passo lento, dentro al congresso nazionale della Cisl, allora guidata da Annamaria Furlan, tra gli sguardi per lui ammirati (e forse anche su di me un po' invidiosi) di molti.

Pierre a Parma non venne, era già molto malato, quasi fisicamente invisibile, come dichiarò: "relegato a Roma, nella sua casa sull'Appia antica, agli arresti domiciliari sanitari."

L'iniziativa, co-promossa, tra gli altri, anche dall'Università degli Studi di Parma, si tenne comunque l'11 dicembre 2017, ecco il comunicato stampa: https://www.unipr.it/notizie/11-dicembre-al-campus-convegno-litalia-di-pierre-carniti

Pierre ed io trovammo, infatti insieme, un'escamotage.

Ricordo, infatti, anche l'esatto momento in cui il figlio Pierre Junior mi mandò il video del padre per gli amici e le amiche di Parma: ero a Firenze, vicino alla curva de Le Cure e, dall'emozione, quasi feci un incidente con la mia macchina.

L'11 dicembre 2017 pioveva, parcheggiai, arrivato direttamente dalla Toscana, al Campus dell'Università, presso il Centro congressi Santa Elisabetta, e ritrovai tanti amici, compreso Marino Giubellini, ex segretario provinciale di Parma e poi segretario regionale della Cisl Emilia Romagna ai tempi di Pippo Morelli, poi transitato in politica.

Marino è scomparso, per me improvvisamente, pochi mesi fa, nel silenzio del suo sindacato.

Qui la locandina dell'evento: si scelse di parlare, a partire dal libro edito per gli ottanta anni di Carniti, "Pensiero, azione, autonomia", di Italia, non solo di sindacato, non solo di Cisl.


Qui, soprattutto, il video di Pierre che ci parlò di occupazione, lavoro (e come, sempre nel suo caso, di orario di lavoro), di innovazione tecnologica, di futuro, di Keynes e di "nipoti"...
Pierre ci invitava a discutere, a dibattere, per dare risposte concrete ai problemi sociali dell'Italia: https://www.youtube.com/watch?v=m0QauwhzS78


Io pronunciai una relazione molto lunga, credo anche bella e sentita, ma, ad un certo punto, pensando alla fragilità e alla malattia di Pierre (che di lì a sei mesi lo avrebbe portato alla morte) mi misi a piangere.
Non mi commossi solamente, mi misi proprio a piangere come un bambino, smentendo decenni di letteratura di maschi alfa del sindacato, di fronte allo sguardo, invero un po' compatito, di mio padre.

Fu quello anche il giorno in cui, dopo averla avuta come corsista Felsa, presso il Centro Studi Cisl a Fiesole, re-incontrai Maria Diletta, anche lei relatrice nell'iniziativa.
Imbastì un intervento intenso, profondo, intelligente, opportuno, come lei è.
Di lì a poco, grazie al suo impegno e alla sua competenza relazionale, la Cisl di Parma e Piacenza avrebbe lanciato lo Sportello Lavoro, per l'accoglienza, l'informazione e l'orientamento, proprio a partire dai giovani...


Maria Diletta, presso l'Università di Parma, dopo i miei pianti, ci parlò di lavoratori fragili, precari, non per forza subordinati.
Ci parlò di risposte concrete, di ascolto e di cura, di accompagnamento, diritti, orientamento.
Un percorso, una storia sindacale, nel piccolo la sua, nel solco di quella di Pierre.
Pierre, infatti, prima di sbarcare a Fiesole con il "mitico" corso lungo del 1956, e di occuparsi, proprio come farà poi la giovane sindacalista parmigiana, di lavoratori metalmeccanici, si era impegnato, nella sua Cremona, per la tutela dei braccianti agricoli precari (che scherzo della storia, tra Tesi 1 e Tesi 2!)

Con Diletta la Cisl ci avrebbe fatto re-incontrare sindacalmente e umanamente, nostro malgrado, quasi dieci anni dopo, in ben altre circostanze.
Quasi dieci anni dopo, in punta di piedi, avrei avuto l'onore di sfiorare, come avrebbe detto proprio Pippo Morelli e proprio come mi è accaduto, immeritatamente, con Pierre, la soglia del suo: "guscio fragile".

Ma di questo, solo se lo vorrà, magari ne parleremo più avanti.
INSIEME.

Francesco Lauria

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