In questi ultimi mesi in tanti, anche a livello internazionale e giuslavoristico, mi hanno chiesto: "ma queste persone della CISL Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori che ti accusano e ti comminano sanzioni disciplinari ritengono di essere "insindacabili"?
Al di là dell'assonanza con la parola sindacato che, ricordo, etimologicamente significa "fare giustizia insieme", alcuni si sono spinti oltre e mi hanno precisato: si credono "impunibili"?.
Una delle persone che, pur conservando un garbo formale, è stata maggiormente attiva nell'attività di vero e proprio dossieraggio a mio danno (pur non firmando, alla fine, la contestazione disciplinare, cosa davvero anomala che ha scatenato dietrologie di vario tipo...) è il commercialista di Avellino: Danilo Battista.
Si tratta di una figura non di secondo piano che ha plurime relazioni, anche familiari, molto importanti con la Cisl e le sue strutture, anche periferiche.
Battista è passato agli onori della cronaca, molto più di me (sono invidioso, ma credo presto di raggiungerlo nelle stesse sedi...) alcuni anni fa.
Egli, come si può evincere da questo link, tratto dal sito nazionale della Cisl: https://www.cisl.it/.../relazione-trattamento-economico... attestò la piena conformità al regolamento confederale degli "sforamenti" relativi agli stipendi della segreteria confederale (le stesse ragioni, più o meno, in verità, che avevano portato alle precipitose e rovinose dimissioni di Raffaele Bonanni prima da segretario generale e poi da responsabile internazionale e direttore del Centro Studi Formazione Cisl di Firenze).
La motivazione addotta all'epoca da Battista (peraltro non si capisce con quale professionalità specifica, ma su questo posso forse sbagliarmi...) fu che il regolamento relativo ai dirigenti Cisl, fosse meramente di "indirizzo" e quindi semplicemente indicativo, non necessariamente da rispettare.
Sfugge il senso di approvare, in numerose sedi, un regolamento che può non essere rispettato, ma tantè.
Non sfuggì a Report la sua successiva nomina a Presidente del Caf Cisl nazionale.
Un ruolo manageriale importantissimo, davvero un grande riconoscimento successivo per il professionista di Avellino (che poi a me Avellino tra l'altro non dispiace nemmeno..., ero un fan, da piccolo, del calciatore Dirceu).
Ecco qui il link Rai, appunto "insindacabile":
Volendo approfondire ulteriormente si può andare anche alla fonte della trasmissione:
Ora Danilo Battista non è più Presidente del Caf, presieduto dalla piemontese (di origini sicule) Giovanna Ventura.
Ma è, appunto, direttore della sede confederale di Via Po 21, e siede in Cda che non ho qui il tempo di elencare.
Come direttore di sede, al quinto piano, come recita la lettera di convocazione del prossimo 9 ottobre ore 11 (unico giorno in cui la mia avvocatessa di fiducia, la pistoiese Daniela Breschi era impossibilitata ad accompagnarmi a Roma) ospiterà me e quello che molti definiscono il mio "plotone di esecuzione".
Spero questa volta, almeno, di non essere registrato a mia insaputa.
Ma, in sincerità, forse anche no.
Il contezioso inevitabile che si aprirà non potrà che essere, oltre che di lavoro, anche civile, penale e risarcitorio.
Tanto di grandi cifre Danilo Battista da Avellino se ne intende.
Eccome.
Francesco Lauria
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