domenica 12 ottobre 2025

UN PROFILO DI DEVASTAZIONE SINDACALE E UMANA SENZA PRECEDENTI - INCONTRIAMOCI OGGI ORE 13.30 A BOLOGNA

Il fantomatico caso "Lauria", il caso di un altrettanto fantomatico "sindacalista anti-Meloni" (così organico al Pd, come ho sentito dire tra le tante diffamazioni, che sto per recarmi alle urne a Pistoia per le elezioni regionali toscane, dove, e non è la prima volta come è noto anche dalla stampa locale, NON voterò per il centrosinistra di potere) ogni giorno riserva una triste (o in alcuni casi abominevole) novità.

Ho l'imbarazzo della scelta, ma in questa occasione vi voglio parlare della lezione che, come "privato cittadino" (Danilo Battista cit.) svolgerò presso l'Università di Bologna (Palazzo Hercolani) oggi, 13 ottobre 2025, alle ore 13.30.
Verrà presentata la terza edizione del mio libro: "Le 150 ore per il diritto allo studio" insieme al Prof. Emanuele Leonardi, professore associato presso l'Ateneo del capoluogo della mia regione d'origine.
L'ateneo bolognese, in data 25 settembre (nella mattinata per la precisione) ha inviato formale invito a Marco Lai, direttore del Centro Studi di Firenze.
Marco Lai non ha prima risposto, poi, visto che avevo messo in campo plurime azioni a mia tutela, ha comunicato che non autorizzava la trasferta, per due principali motivi: io avevo chiesto ferie (solo in forma cautelativa visto la sua mancata risposta, ed in ogni caso avevo già ritirato formalmente la richiesta) e lo avevo: "deferito ai probiviri confederali".
Questa comunicazione, inviata ad almeno una decina di persone, denotava un atteggiamento ritorsivo, punibile, almeno, in ambito associativo e giuslavoristico (i profili risarcitori e penali sono da verificare).
In sede di audizione disciplinare, lo scorso 9 ottobre, ho chiesto ai signori Spaggiari e Battista di "far ragionare" il direttore del Centro Studi di Firenze, dato che era la prima volta in tredici anni che a me o a qualsiasi altro collega formatore/formatrice veniva negata (o non esplicitamente autorizzata per la precisione...) una trasferta, peraltro, interamente a carico dell'ente invitante (l'Università degli Studi di Bologna).
E', peraltro, noto a tutti e presente in svariati suoi Cv, mi risulta anche in lingua inglese, che Marco Lai, durante la sua più che quarantennale carriera al Centro Studi di Firenze (figlio d'arte, ha iniziato con una borsa di studio dell'Inas nel lontano 1981) ha svolto, per decenni, insegnamenti universitari, durante il normale orario di lavoro presso il Centro Studi di Firenze.
Una sola differenza: io ho sempre, sempre insegnato, anche in passato, a titolo completamente gratuito (solo in un caso, lontano nel tempo, per una lezione all'Università Cattolica di Piacenza, ricevetti un compenso davvero esorbitante che girai immediatamente e totalmente all'amministrazione confederale Cisl); Marco Lai, come noto, ha, invece, sempre (o quasi sempre) avuto un regolare contratto retribuito, risultando anche nelle banche dati dell'Università di Firenze.
Non so, se fosse esplicitamente autorizzato dalla Cisl, di cui era, prima del pensionamento, dipendente, esattamente come me, mi auguro, per lui, di sì.
Non credo, a differenza di altri, che il chiaro, esplicito e pubblico intento ritorsivo nei miei confronti del direttore del Centro Studi di Firenze, mio collega da decenni, ne sia la ragione principale, ma non sfuggirà, ai più, che la mia sospensione cautelativa pervenuta alle 19.33 del 9 ottobre scorso, lo solleva, almeno in apparenza, di un peso non indifferente.
Peraltro, a seguito della sospensione cautelativa (che non lo prevedeva automaticamente) mi è stato anche interdetto l'accesso alle sedi sindacali e al Centro Studi di Firenze, ammonimento che si commina, di solito, al lavoratore che può: "danneggiare" gli impianti.
Io, che per ragioni di salute e pendolarismo, opero, spesso, in regime di lavoro agile con strumentazione personale, probabilmente posso, solo, danneggiare l'aria stantia della Cisl, con il mio respiro pulito e trasparente.
Una ex formatrice ha, in tempi non sospetti, definito l'attuale Centro Studi di Firenze, con una metafora e a dispetto della sua gloriosissima storia, anche internazionale, come un: "luogo di morte".
In ogni caso la lezione di oggi sarà dolorosa non solo per gli aspetti relativi a Marco Lai, ma anche per quel che riguarda Claudio Arlati (assistente prediletto di Daniela Fumarola), Sauro Rossi (segretario confederale Cisl) e Silvia Romoli (responsabile scuola di formazione permanente Fnp Cisl presso il Centro Studi).
La prima pagina dell'edizione del mio libro li ringrazia tutti e tre:
Claudio Arlati per la poesia presa (citando eh) dal suo ultimo libro sulle politiche attive del Lavoro;
Sauro Rossi per il supporto nella redazione della terza edizione del libro;
Silvia Romoli, perchè è (era...) da sempre generosa correttrice di bozze e fonte ispiratrice di tante mie iniziative sindacali e formative.
Vi risparmio Arlati, ma questi sono due link utili relativi alle collaborazioni (su Don Milani e il Centro Studi Cisl - Sentire la Vita) con Rossi e Romoli.



Ora, inutile dirlo, i rapporti sono interrotti con tutti e tre e in contenzioso, per ora, associativo e penale (poi si vedranno anche altri profili) con Arlati e Rossi.
Appuntamento per oggi, alle 13.30, presso l'Ateneo Bolognese in Strada Maggiore, ovviamente da privati (ma consapevoli e resistenti!) cittadini e cittadine!
Francesco Lauria

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