Non conosco del tutto, tecnicamente, il motivo che ha portato alle rovinose dimissioni e, se capisco bene, alla disdetta dalla Cisl, di Ada Paletta, da poco riconfermata, con grandi numeri, segretaria generale della Femca Cisl del Lazio.
So, però. non da ora, che Ada è laureata, alla Sapienza, in Antropologia
e, dalla sua lettera di dimissioni, pubblicata dal blog il9marzo.it, sinceramente, si vede.
Ricordo anche, da reminiscenze scolastiche, che l’imperatore
Caligola aveva nominato il suo cavallo Incitatus, non solo senatore, ma
anche console e sacerdote.
Non credo di dover aggiungere null’altro alle parole,
perfette e trafitte, di Ada, che ho conosciuto e apprezzato, in svariate occasioni di formazione sindacale, con la Femca Cisl del Lazio e non solo.
Francesco Lauria
Ada e l’imperatore
Giovanni
M. 14
Novembre 2025 0 Commenti
“In questa organizzazione (…) l’esercizio del potere
avviene con lo stesso spregio, la stessa noncuranza per il giudizio degli altri
che ebbe Caligola quando nominò senatore il suo cavallo”.
Con questo giudizio amaro, di quelli che non è raro sentire da chi si
riprende piena libertà di parola, Ada Paletta ha accompagnato la comunicazione
al consiglio generale della Femca del Lazio delle proprie dimissioni da
segretaria generale. Una lettera con giudizi forti ma non sorprendenti, visto
che la descrizione che ne esce è analoga a quelle fatte da molti altri un po’
per tutta la Cisl: un’organizzazione ripiegata sulle dinamiche interne, sul
controllo e la conservazione delle posizioni, senza lasciare tempo, spazio ed
energie alla necessità di migliorare la rappresentanza del lavoro e coltivare
l’innovazione, all’interno e nell’azione esterna.
In pratica, una storia già vista altre volte e di cui non c’è da dubitare,
tanto che l’unica domanda che può restare è se l’imperatore Caligola che usa
del suo potere con spregio degli altri fino a far fare carriera a qualche
bestia non sia, questa volta, un’imperatrice.
Per il resto, il quadro offre tutti gli elementi più classici, ai quali non
si stenta a credere: “intrighi di palazzo”, difesa dello “status quo” e del
“quieto vivere” come ideale di troppi; e poi “ordini di scuderia contro chi non
è allineato”, i “cecchini” che colpiscono chi è sgradito, un’organizzazione
dove c’è “chi parla solo di sé stesso e non ascolta gli altri”, e “chi sostiene
persone senza alcun merito”, fino al punto di premiare l’inettitudine e
l’immobilismo, purché funzionale alla gestione del potere.
E se nella lettera manca l’esplicitazione di un motivo preciso per le
dimissioni (peraltro dopo essere stata rieletta nel marzo scorso; e quest’anno
non è nemmeno un record) quel che è chiaro è che qualcuno si è dedicato a
“ordire trame e organizzare imboscate” e che ora sono già pronte per l’uso le
solite maldicenze (“al di là delle motivazioni con le quali qualcuno cercherà
di spiegare la mia decisione…”) che dai palazzi imperiali non si manca mai di
diffondere in questi casi.
Quindi è credibile che Ada sia rimasta vittima (non la prima, ed è facile
pronostico che non sarà l’ultima) di “trame e imboscate” che costituiscono
l’occupazione principale di un ceto di sindacalisti abituato a guardare a sé
invece che al mondo del lavoro da rappresentare. Gente che ragiona come gli
impiegati che sono diventati invece che come i dirigenti che dovrebbero essere.
E così continua lo sgocciolamento della dirigenza della Cisl, dove molti
degli elementi più dinamici lasciano, qualcuno per dedicarsi ad altro e
qualcuno per passare ad altre organizzazioni ben liete di rafforzarsi.
Mentre a rimetterci è una Cisl sempre meno all’altezza della propria
storia.
Giovanni M. per il9marzo.it
Riportiamo la lettera inviata da Ada Paletta ai membri
del consiglio generale della Femca Cisl per rendere pubbliche le sue dimissioni
OMISSIS
ADA PALETTA HA SCRITTO QUESTO MESSAGGIO PUBBLICO SULLA MIA BACHECA FACEBOOK (poteva anche chiamarmi, ma tantè...)
Sono venuta a conoscenza dell'avvenuta pubblicazione sul blog il9marzo della lettera con cui ho rassegnato le dimissioni da Segretario Generale della Femca del Lazio, tale lettera è stata da te ripresa e ripubblicata sulla tua pagina Facebook. Debbo rappresentare di essere totalmente estranea alla diffusione delle mie dimissioni che sta peraltro avvenendo senza avermi chiesto l’autorizzazione e contro la mia volontà. Ti invito pertanto a rimuovere il post in oggetto e ad astenerti dal dare ulteriore diffusione alla vicenda, espressamente riservando ogni mio diritto.
TRASPARENZA – Questo blog è stato finanziato con eur. 32.700 dalla Cisl che ha perso la causa per diffamazione intentata contro di noi ed ha dovuto pagare le spese.


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