"Siamo quelle che ricevono rose, ma siamo anche quelle che con il pugno chiuso parlano dei nostri luoghi di vita e di resistenza contro gli ordini e i soprusi che subiamo." (Marielle Franco)
Il 25 novembre prossimo, si celebrerà, in tutto il Mondo, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dalla Nazioni Unite, ormai più di venticinque anni fa.
Come per tutti gli anniversari (penso, ad esempio, alla "Giornata della Memoria", ma anche agli anniversari delle "stragi di Stato") se non lo si coltiva e rigenera, si rischia di avvilupparsi nel rito, in una stanca, vuota cerimonia.
Invece, il tema, interculturale, della violenza sui corpi e sull'anima delle donne, è questione assolutamente attuale, pervasiva, sottovalutata, ghettizzata.
Come, giustamente, mi ha fatto notare Antonella Spada, che è una donna ponte, con la sua Vita e la sua Biografia, tra più culture/contineti e che mi ha fatto la bellissima segnalazione dello spettacolo Meninas, anche io, maschio bianco e occidentale, che mi sento, atavicamente, "tanto buono" e magari anche "salvatore di principesse smarrite", rischio, anzi proprio pratico spesso, mio malgrado, magari inconsciamente, una lettura "neocolonialista" del rapporto con le donne.
Sono felice che proprio Antonella apra questa carrellata di volti di donne che lottano insieme, per, con altre donne.
Grazie all'apporto, ormai consolidato, ad esempio, dell'Associazione Maschile Plurale, link qui: https://maschileplurale.it/ è, poi, possibile, provare, con pazienza, a mutare, convertire i propri immaginari, e ad essere uomini che decostruiscono e ricostruiscono un loro alfabeto maschile, in dialogo con se stessi e con l'universo femminile e femminista.
Intanto, proprio il 25 novembre, nel mio piccolo, mi troverò di fronte, a Roma, a un "maschio alfa", un "super capo", come il segretario generale Fnp Cisl Roberto Pezzani, da me deferito presso i probiviri confederali Cisl (e non solo...).
Pezzani è parmigiano come me e come Marco Deriu, fondatore, insieme ad altri, proprio di Maschile Plurale.
Sentirò dentro di me, guardando Pezzani negli occhi, l'immagine, anche della sua assistente, Roberta Roncone, donna che, a mio parere, che, con la propria condotta, anche nei miei confronti, ha, non da sola, profondamente indebolito, la fondamentale lotta condivisa contro la violenza di genere, utilizzando mezzi biechi, infami, persino stupidi.
Ecco, grazie ad Antonella (e non solo a lei...) a Roberto e Roberta voglio nonviolentemente dedicare Meninas, uno spettacolo, a sua volta, dedicato a Marielle Franco e a tutte le donne che lottano senza paura.
Meninas è un dialogo sul corpo e sulla donna come corpo-politico.
E’ una sinfonia di voci.
Bambine, ragazze, donne, si muovono sulla scena traducendo in azione una drammaturgia basata su estratti della letteratura femminista, su ricordi ed esperienze condivise, testimonianze raccolte, sogni.
La partitura fisica svuota le parole dalla retorica, portando all’estremo i gesti quotidiani e gli stereotipi che assurgono a metafora della condizione femminile.
Camminare sui tacchi diventa un esercizio per un corpo addomesticato, la ricerca di un equilibrio impossibile in una società costruita su un modello in cui le donne faticano ad avere spazio e rappresentanza.
A partire da qui, si procede per accumulazione di immagini, evocando voci di donne nere, indigene, latine che incarnano la lotta contro ogni violenza e oppressione.
La cura diventa un atto di resistenza politica.
Il linguaggio della retorica maschilista - che pervade i discorsi a livello globale - è scandagliato nel suo essere intrinsecamente violento nei confronti del corpo della donna, parlando di foresta come di una vergine da conquistare.
In un caleidoscopio di immagini che spaziano da un piccolo interno di provincia all’intera Amazonia, le Meninas ridono, lottano e danzano insieme, senza paura.
Le voci e i corpi-politici che ispirano e compongono Meninas sono tra le altre:
Marielle Franco (Rio de Janeiro, 27 luglio 1979 – Rio de Janeiro, 14 marzo 2018) è stata una politica, sociologa e attivista brasiliana. Nel 2016, quando si è presentata per la prima volta come candidata, è stata eletta consigliera nella Câmara Municipal di Rio de Janeiro con 46.000 voti.
Berta Cáceres (Honduras, 4 marzo 1971, 1972 o 1973 – La Esperanza, 2 marzo 2016) è stata un'ambientalista e attivista honduregna. Leader del popolo indigeno Lenca e cofondatrice del Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras (COPINH).
Angela Davi (Birmingham, 26 gennaio 1944 - vivente) è un'attivista del movimento afroamericano statunitense, militante del Partito Comunista degli Stati Uniti d'America fino al 1991. Attualmente la Davis insegna Storia della Coscienza all'Università della California, dove dirige anche il Women Institute.
Djuena Tikuna (5 marzo 1984 Tabatinga, Amazonas) è una giornalista e cantante attivista brasiliana di etnia Ticuna, una delle figure più importanti della musica indigena in Brasile. Tutte le sue composizioni sono cantate in lingua Ticuna. Usa il suo canto per sostenere la lotta degli indigeni per la loro vita e per quella del pianeta.
Bell Hooks (Hopkinsville, Kentucky, 1952 - Berea, Kentucky, 2021) è stata una scrittrice, attivista e femminista statunitense. Ha insegnato presso l’Università di Yale e il City College di New York. Ha ricevuto la laurea honoris causa in Lettere dell’Università di Ferrara nel 1999. E’ autrice di numerosi saggi di teoria e critica culturale.
Fatima Ouassak (Rif 1976 Marocco) è politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. È co-fondatrice del Front de mères, sindacato di genitori degli alunni dei quartieri popolari. Presiede inoltre il Réseau Classe/Genre/Race, una rete che lotta contro le discriminazioni subite dalle donne con background migratorio.
Djamila Taís Ribeiro dos Santos (Santos, 1º agosto 1980) è una giornalista, attivista, filosofa e saggista. Nel maggio 2016 è stata nominata sottosegretaria per i diritti umani e la cittadinanza a San Paolo. I suoi principali temi di ricerca sono le relazioni etniche e razziali, gli studi di genere e il femminismo.
Chimamanda Ngozi Adichie (Enugu 1977 Nigeria) scrittrice e giornalista femminista con all’attivo tre romanzi di successo, due conferenze viste da milioni di persone, articoli inseriti in varie testate tra cui il New Yorker e il Financial Times.
In Scena: Veronica Risatti e Laura Mirone.
Drammaturgia e Regia: Carmen Giordano.
Disegno luci: Andrea Coppi.
Produzione: Bottega Buffa CircoVacanti.
Contatti
Via Sabbionare, 22
38121 Trento (Italia)
(+39) 349 4365792
www.bottegabuffacircovacanti.it
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