Un'altra barzelletta Sovietica:..
Stalin un bel giorno si accorge che tutti quelli che incontra lo osannano e acclamano, pensa però che sia tutto finto per non beccarsi una pallottola, quindi vuole sapere cosa veramente la gente pensa di lui. Si rade i baffi, si trucca un pò e si mette una gonna, dopodiché va in una fabbrica di tostapane.
In mensa si siede accanto a un giovane operaio e gli chiede: "Compagno, sii onesto: che ne pensi di compagno Stalin?"
E quello allora risponde: "Sei pazza compagna? non posso parlarne qui in mensa con tutta questa gente! Dopo il pranzo vieni sul retro"
Allora vanno sul retro e Stalin gli chiede la medesima domanda, ma lui risponde:
"No, ancora qui non siamo al sicuro, qualcuno potrebbe starci spiando e balzare fuori! Andiamo nel campo a 3 km da qui"
Allora camminano per 3 km e finalmente in un campo aperto, dove nessuno li può sentire Stalin gli chiede: "Ora nessuno può sentirci, per favore dimmi cosa ne pensi veramente di compagno Stalin!"
Il tizio si guarda intorno, prima a destra poi a sinistra, e gli dice per conferma: "Sei SICURA che non lo rivelerai mai a nessuno? Mi prometti che ti terrai quanto di sto per dire fino alla tomba senza mai dire una sillaba a quelli della fabbrica?"
"Te lo prometto."
"Devo ammettere che mi piace molto il compagno Stalin!"
Era estate quando, per la prima volta, sono entrato nell'ufficio di Roberto Pezzani, a Bologna, in Via Milazzo 16, dopo non molto che era stato eletto segretario generale dell'Fnp Cisl Emilia Romagna.
Ho oltrepassato il bel murales che campeggia su tutta la facciata della sede (allora, come, immagino, oggi, siamo nel mese di novembre, con un bello striscione contro i femminicidi) e sono entrato...
Allora Pezzani aveva non da molto compiuto un atto, poi successivamente tardivamente ritirato, a mio parere davvero sbagliato, sfruttando una norma (comunque da rivedere e, ad oggi, non più attuata) che prevedeva la possibilità, per le piccole Usr e Federazioni regionali di categoria, di abolire la segreteria e concentrare tutto il potere (e le responsabilità) sul solo segretario generale.
L'Fnp Emilia Romagna che conta circa 150.000 iscritti e iscritte ed è una delle più grandi d'Italia, tutto è, comunque, tranne che una piccola federazione regionale di categoria.
La vera e propria rivolta dei territori, ad ogni livello, e anche una opportuna riflessione della segreteria nazionale Fnp Cisl, post compianto Gigi Bonfanti, riporterà il Pezzani a miti consigli e lo "costringerà" a varare una segreteria, comunque di sua stretta fiducia ed osservanza.
Tornando a noi, Pezzani aveva da pochi mesi sostituito Loris Cavalletti, trasmigrato, come vice presidente (e presidente designato) ad Anteas Nazionale, cancellandone, in un battibaleno, anche il ricordo.
Non che avesse tutti i torti, Loris è, notoriamente, un gran confusionario (l'ho sperimentato mio malgrado, anche direttamente), ma davvero a me Pezzani parse una specie di satrapo persiano (meglio, parmigiano come me) della serie: so tutto io, faccio tutto io, io sono io e voi (tu...) non siete un...
La materia del contendere era il blocco, davvero sovietico che Pezzani aveva imposto (non ho ancora capito su indicazione di chi...) al mio libro: "Sapere, Libertà, Mondo. La strada di Pippo Morelli" (non sono fortunato con i libri...)
Ero rimasto, sinceramente impressionato, dall'efficienza davvero sovietica/tedesco orientale, con cui Pezzani era riuscito, in pochi giorni, a far saltare la presentazione del mio libro (non ancora formalizzata) a Piacenza, a Pontenure, con la Cisl di Parma e Piacenza, ma soprattutto gli erano bastati quindici minuti (15!) per intervenire su Adelmo Lasagni, allora segretario generale Fnp Cisl Emilia Centrale (oggi in segreteria, ma Pezzani non c'è più, essendo stato promosso... della Fnp Cisl Emilia Romagna).
Tramite Federico Ghillani (un vero incubo permanente per il suo concittadino Pezzani) allora, come ora (per quanto tempo ancora?) segretario generale dell'Fnp Cisl Parma e Piacenza, avevo organizzato una presentazione del libro, con i pensionati della mia città e provincia (e territorio annesso ducale piacentino) presso il Museo Cervi, presieduto (allora come ora, ma in questo caso ancora per davvero poco) dalla mia amica, ex sottosegretaria alla Pubblica Istruzione, Albertina Soliani.
Anche se c'erano fior di precedenti di altri direttivi ducali (intesi come Parma e Piacenza, non Modena e Reggio Emilia) tenutisi in territorio al di là del confine del fiume Enza, cartina geografica alla mano Pezzani era riuscito (mortacci sua!) a far saltare la presentazione del mio libro, in quanto ipotizzata (solo ipotizzata!) in territorio straniero (come se fossimo ancora a prima dell'Unità d'Italia, in pieno Risorgimento...)
Siccome, però, io ne so una più del diavolo (come paiono, finalmente, essersi accorti in Via Po 21...) non mi sono dato per vinto.
Deve ancora nascere, infatti, un Pezzani che riesca a prendermi per il naso.
Grazie alla davvero eroica e coraggiosa sinergia di William Ballotta (allora segretario generale Cisl Emilia Centrale, oggi segretario regionale Usr Cisl Emilia Romagna) e (secondariamente, non voglio rovinargli i prossimi importanti sviluppi di carriera essendo davvero un bravo ragazzo) anche del componente di segreteria Andrea Sirianni, riesco, cartina geografica alla mano, a "fare fesso" Pezzani (e chi per lui...)
La presentazione, quasi carbonara, del mio libro viene, infatti, organizzata presso il Museo Cervi in una formula inedita, laboratori online di lavoro con i delegati delle federazioni di categoria, lavori di gruppo in presenza con aula rovesciata presso il Museo, relazioni in presenza con interventi, bellissimi, sia di Albertina Soliani che di Pierluigi Castagnetti (che, a pranzo, quando siamo solo io e lui, mi chiede se è vero che la Fnp Cisl Emilia Romagna ha finanziato la pubblicazione del mio libro su Morelli, rischiando questa volta sì, di farmi davvero secco, perchè una crocchetta di pollo mi va, di conseguenza, di traverso...).
La giornata si conclude gloriosamente, nel pomeriggio (dopo che sono stato soccorso con relativa manovra gastrica...) con un bellissimo parallelo sull'intreccio delle famiglie Cervi e Morelli nell'antifascismo reggiano e la visione del mappamondo sul trattore dei fratelli Cervi (per Danilo Battista e Alessandro Spaggiari, è una metafora, bellissima tra l'altro, non un pericolo!).
Da notare che, nella mattinata, erano stati presenti tre responsabili formazione della Cisl Emilia Romagna: Claudio Arlati (quello vero, non l'impostore che si aggira ora per i corridoi di Via Po a Roma...), Carmine Marmo (che verrà poi recuperato proprio in Emilia Romagna da Pezzani, Pezzani, infatti: "ha anche fatto cose buone..." e Gianni Vignali, anche lui parmigiano (siamo tantissimi!) storico collaboratore, in Usr Cisl Emilia Romagna, di Pippo Morelli.
Il tutto è stato ripreso dall'addetto stampa Silvio Cortesi della Cisl Emilia Centrale, anche lui poi duramente allontanato, qualche tempo dopo, dalla Cisl territoriale.
C'è da dire (non so se è una colpa per Pezzani...) che in quella occasione, davvero, abbiamo volato alto.
Il titolo acquisito dell'iniziativa (che si deve a Pierluigi Castagnetti...) è stato: "Il Sindacato come luogo "teologico". Morelli, Carniti e la straordinaria Scelta di Vita di una generazione".
Tutti i materiali, sono di parte, ma bellissimi, dell'iniziativa, a partire dal discorso, stupendo, di Pierluigi sono rinvenibili qui:
Ma la vita è davvero strana.
E meno di un anno dopo, primavera 2022, vengo contattato da Roberto Benaglia, segretario generale della Fim Cisl anche a nome dell'Fnp Cisl nazionale (allora retta, udite un po' da.. Daniela Fumarola!), della Cisl Emilia Centrale e della Cisl Emilia Romagna (troppa grazia...) per una presentazione, in pompa magna, del mio libro su Morelli.
L'iniziativa viene organizzata, con grande prestigio, presso l'aula magna dell'Università degli Studi di Reggio Emilia (e Modena, un po' potremmo dire, cislinamente parlando dell'Università dell'Emilia Centrale...)
Coinvolgo, come sempre, Chiara Morelli (la figlia maggiore di Pippo), Gian Primo Cella e Romano Prodi (la cui famiglia, in particolare il fratello Paolo, era legatissima alla famiglia Morelli, compreso Giorgio, fratello di Pippo, il partigiano "solitario", primo liberatore dai fascisti di Reggio Emilia, ferito a morte nel dopoguerra, siamo nel triangolo rosso, da un attentato comunista rimasto vergognosamente impunito).
L'iniziativa, cui partecipa anche Daniela Fumarola (Benaglia, viene sostituito all'ultimo per un impegno con Fincantieri dal concittadino bergamasco Ferdinando Uliano, anche se devo scrivere, se no da Monza mi massacrano, che Benaglia è un bergamasco acquisito per matrimonio, tra l'altro trattasi anche di un tifoso della Fiorentina e questo, oltre che imperdonabile è davvero incomprensibile...) si svolge di fronte a centinaia di persone, con un caldo inverosimile.
Nella foto, in prima fila, si vedono sia Pezzani (al centro, come potrebbe essere altrimenti...) e mio figlio Jacopo, autore, peraltro, di pregevoli fumetti sull'evento.
Vanno fatte due precisazioni: la prima è che l'iniziativa è stata introdotta dalla (allora) nuova segretaria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo, bravissima e, oggettivamente, bellissima (spero non mi quereli!), qui in foto sorridentemente abbracciata proprio con Pezzani...
La seconda è che, non tutti, i tantissimi convenuti al convegno da tutta la regione (con pullman dalla Romagna...) sono venuti per stima mia o di Pippo Morelli.
Roberto Pezzani, infatti, ha detto a tutti: "con Lauria ci siamo chiariti, quindi o venite... o ..."
Insomma è stato lui il vero artefice e protagonista della (di tantissime) più prestigiosa e affollata presentazione del mio libro: Sapere, Libertà, Mondo (definizione che si deve a Bruno Manghi..., fate due più due e trovate i firmatari di uno degli appelli a mio sostegno di questi mesi...)
Ma lo so aspettate tutti il pezzo forte, quello non reggiano, ma parmigiano...
Da quando è stato reso un po' più noto il mio attuale conflitto (a colpi di ricorsi (miei) ai probiviri confederali, il primo verrà discusso il prossimo 25 novembre alle ore 17 e di querele (di entrambi pare...) sono veramente subissato da messaggi, pacchi, etc. da Parma.
Roberto Pezzani (davvero mi sfugge davvero il perchè...) non deve essere amatissimo nella sua (e mia) città.
Credo di aver ricevuto materiali/dossier fin dalla sua prima comunione, ma, come ho spiegato, in situazione analoga al reggiano, mio "persecutore", Alessandro Spaggiari (e fatto verbalizzare in sede di audizione disciplinare in Via Po), io i dossier, per di più spesso anonimi, sulle persone non li utilizzo mai, nemmeno fossero le: "più grandi serpi in seno che ha avuto la Cisl..."
Una cosa, però, fosse anche perchè devo giustificare l'epiteto di "picchiatore" nei suoi confronti, la devo circostanziare.
Ci trovavamo, a Parma, nella sede provinciale di Via Lanfranco, a metà del primo decennio degli anni duemila.
Pezzani, la cui biografia ufficiale e autorizzata (con tanto di Roberta Roncone come assistente di segreteria...) trovate qui: https://pensionati.cisl.it/segreteria-nazionale era il referente, nell'ambito funzione pubblica, della Fisos, che rappresentava, nella Cisl, i lavoratori ospedalieri (lui faceva radiologie, evito di fare dell'ironia...) Il percorso di unificazione vero un unico sindacato della Funzione Pubblica era, come in tutta Italia, irto di difficoltà.
In particolare, a Parma, il conflitto (sostanzialmente di potere e relativo al tesseramento) era con i rappresentanti dei lavoratori degli enti locali, a Parma rappresentati dal sindacalista Gianni Zambernardi.
Nell'ambito di questo conflitto, un giorno, proprio nella sede sindacale, quella in cui si tutelano i diritti dei lavoratori fragli e che, Pippo Morelli, definiva: "comunità educante" si sentono delle urla altissime.
Pezzani che, basta guardarlo, è di corpulenta corporatura e tuttora piuttosto in forma, figuriamoci venti anni fa, quando io muovevo i primi passi in Cisl (per mia fortuna, in questo caso, non a Parma...) mi dicono: "mette al muro" Zambernardi, peraltro di fronte ad altre persone, tra cui un obiettore di coscienza che non deve essersi fatto una grande opinione della Cisl...
Zambernardi, ferito, si reca al pronto soccorso di Parma (dai colleghi di Pezzani...NdR) con "numerose echimosi" e una non trascurabile prognosi.
Il ricorso ai probiviri non può che essere celere.
Pezzani, come è noto, (ma come me peraltro) era legato al nostro concittadino (ma quanti parmigiani ci sono???) Gigi Bonfanti, già braccio destro di Sergio D'Antoni e leader nazionale confederale.
Di Bonfanti ho curato io la redazione del libro, scritto da Alberto Aibino (anche lui parmigiano!!!) e pubblicato da Edizioni Lavoro, in occasione del congresso nazionale Fnp Cisl dello scorso giugno (sembra passato un secolo!): "Gigi Bonfanti. Il medico e il sindacalista illuminato".
Il resto è (abbastanza) noto.Il "picchiatore" (colui che ha picchiato) Pezzani viene sottoposto a procedimento disciplinare/associativo (come ora peraltro...)
Bonfanti intercede vigorosamente per lui (vengono, non solo dalla stessa città, ma anche dallo stesso settore e categoria...)
Un'azione orrenda che, a detta di tutti, meritava l'espulsione viene sanzionata, dal collegio dei probiviri, solamente con una sospensione di sei mesi da iscritto e dalle cariche, peraltro, in buona parte, scontata durante i mesi estivi.
Il resto è notorio, l'unificazione della Funzione Pubblica si farà e Pezzani ne diventerà il leader, Zambernardi, pur non subito, verrà progressivamente emarginato...
Che poi Pezzani, non avesse il carattere che ha, sarebbe anche un bravo sindacalista.
il mio ultimo libro: "Prospettive Sindacali" (pubblicato, una prima volta, a inizio luglio 2025, poi bloccato da Via Po, e infine reso gloriosamente pubblico a inizio settembre 2025 (sembra, davvero, la preistoria...).
Nel volume, trovate, tra le tante altre interviste, tra cui quella a Maurizio Petriccioli, un'amplissima mia conversazione proprio con Roberto Pezzani, in dialogo con il suo predecessore alla Fnp Cisl Emilio Didonè, attuale Presidente di Plurale Ets.
I casi della Vita...
Il coriaceo,
Francesco Lauria
Nessun commento:
Posta un commento