venerdì 5 dicembre 2025

TERRORE E DIRITTI: DAL CENTRO STUDI CISL DI FIRENZE AL TEATRO REGIO DI PARMA. 6 ANNI DOPO.

L'algoritmo di Meta mi ha ricordato che, esattamente 6 anni fa, mi trovavo al Centro Studi Cisl di Firenze, con il collega Antonello Assogna, a condurre una serata, nell'ambito del corso lungo di formazione per contrattualisti privati, da me diretto per oltre dieci anni, sul ruolo del sindacato nel fare argine al terrorismo (ma anche nel costruire diritti sociali e civili) insieme a Luciano Pero, Bruno Manghi e Benedetta Tobagi.

 

In quella serata, ricordammo gli anni Sessanta e Settanta anche attraverso le canzoni, la musica: terrore e diritti, proiettili e note.

Era il dicembre 2019, ci trovavamo a cinquanta anni dalla strage di Piazza Fontana, ma partimmo, nella ricostruzione storica e sociale, dagli attentati che precedettero la prima strage di Stato e l'avvio ufficiale dell'eversiva e neofascista strategia della tensione.

Con Bruno ricordammo il lavoro comune e l'amicizia con Licia Pinelli e la tragedia che portò alla morte del marito Giuseppe, con Luciano Pero ricostruimmo l'esperienza di Milano e di Lotta Continua, lo scivolamento verso il terrorismo rosso di non pochi militanti, addirittura una vera e propria quasi "condanna" (e mi fermo qui) pronunciata nei suoi confronti, "traditore" confluito nella Fim Cisl di Milano e nazionale di Pierre Carniti.

Benedetta, come in altre occasioni (la incontrai per la prima volta nel 2008 a Modena, insieme a Michele Tiraboschi e Savino Pezzotta, nell'ambito del mio dottorato di ricerca, presso la Fondazione Marco Biagi) fu splendida, con la sua passione e dedizione che nasce dalla sua vita, ma anche dalla sua ferita, dalla perdita violenta di un grande padre come il giornalista, saggista ed esperto di sindacato Walter.

I corsisti e le corsiste al Centro Studi Cisl di Firenze ascoltarono e cantarono: proprio come stasera tra terrore e diritti.

Questa sera, infatti, al teatro Regio di Parma, Mario Calabresi, Benedetta Tobagi e Sara Poma, anche con testi anche del mio amico Marco Damilano, metteranno in scena gli anni Settanta, proprio tra terrore e diritti, come facemmo, esattamente sei anni fa, al Centro Studi Cisl di Firenze.

Da settimane, a piccole dosi, leggo il libro di Mario: "Alzarsi all'alba" e ascolto i suoi podcast di luce nelle tenebre, di tenacia e ostinata speranza, di pozzi e di funi di risalita.

Sì, non vedo l'ora che sia stasera, perchè, come scrive Claudio Magris: "Dura un attimo il giorno".

Francesco Lauria


giovedì 4 dicembre 2025

SPERANZA: "SOGNARE DA SVEGLI"... (Redemption Song)

E' una frase celebre attribuita ad Aristotele, spesso citata dall'ex segretario generale Cisl Pierre Carniti, che significa che la speranza è l'atto di sognare attivamente, immaginare e progettare un futuro desiderato mentre si è vigili, non solo durante il sonno.

E' la capacità di visualizzare obiettivi e desideri, trasformando i sogni in azioni concrete, e si collega anche ai "sogni lucidi", esperienze di sogni coscienti che permettono di esplorare e influenzare il sogno stesso, una forma di: "sognare da svegli" nel sonno, utile per il benessere e la creatività.

Ma più di tante parole, si possono chiudere gli occhi, immaginare occhi/orizzonti che si desiderano e ascoltare...
Non servono immagini, servono sogni.

Per tutto ciò occorre ascoltare una voce che ci manca, ma che ci scalda ancora: quella di Sinead O'Connor...

https://www.youtube.com/watch?v=lDTMRUxNLMg&list=PL36ECXzYuW27Mzlyzu61Nuxbf6bbfSRZK&index=10


Francesco Lauria

mercoledì 3 dicembre 2025

LA ROTA (ONOFRIO) GIRA E SI DIMETTE. MA NON POSSIAMO ESSERNE DEL TUTTO FELICI.

Ho sempre saputo, in cuor mio, ma l'ho anche detto fin da fine settembre ai quattro venti, che Onofrio Rota, come si dice degli allenatori di calcio che vengono esonerati anzitempo, non avrebbe mai mangiato il panettone.

Ciò che avevo previsto e comunicato è, oggi, avvenuto.

A settembre ero in cammino verso Santiago de Compostela, non da solo, quando ricevetti la sua, per me, davvero infame lettera, in quanto segretario generale della Fai Cisl, in cui mi minacciava di varie azioni perchè, non si sa dove e come avrei detto che: "aveva formulato delle critiche alla segreteria generale Cisl".

In realtà io Rota proprio non lo pensavo nemmeno col binocolo, ero concentrato sulle ultime tappe del cammino, sugli occhi di mio figlio, sulla fatica di amare e camminare insieme.

Proprio non lo vedevo, nemmeno come una formica piccola piccola.

Rota da mesi mi formulava, ovviamente riservatamente, critiche durissime alla segreteria generale Cisl sia da un punto di vista sindacale che umano, etico.

Nessun reato, per carità, ma vicende da far accapponare la pelle, avvenute soprattutto nella sua e altrui regione d'origine: la Puglia.

Sembrava davvero colpito dalla mia vicenda (che era già incredibile allora, figuriamoci dopo...) mi chiamava spesso lui, ed era un dei pochissimi a farlo, mi offriva vie di uscita, futuri posti di lavoro in enti bilaterali come Enpaia (Centro Studi della Fondazione o una cosa delle genere).

Il passaggio della sua lettera, invero davvero superfluo, in cui mi intimava di non informarlo più della mia vicenda personale, mi è parso forse la cosa più vigliacca che ho incontrato in vita mia e lo è ancora, nonostante in questi mesi abbia visto e vissuto di tutto.

Quando decisi di "vuotare il sacco" prima direttamente con Daniela Fumarola (e con Rota in copia, io sono una persona trasparente) e poi sia in audizione disciplinare in Via Po che di fronte, più recentemente, ai probiviri, in Via Lancisi, sapevo che avrei colpito duro.

Durissimo.

Ormai solo fare il mio nome in Via Tevere, a Roma, la sede della Fai Cisl era certezza di essere convocati a rapporto.

Avevo dato troppi riscontri circostanziati per non essere creduto, in confederazione, al 101%.

Ovviamente in silenzio.

Perchè questa Cosa che è diventata la Cisl colpisce prevalentemente in silenzio, a volte persino sorridendo, facendoti credere di essere al sicuro.

Sapevo che Rota non poteva durare, che si sarebbe dimesso da segretario generale della Fai Cisl, magari non solo per la mia vicenda, poichè le contese con Daniela Fumarola erano antiche, radicate, plurime, multiformi.

Non voglio nemmeno sopravvalutarmi.

Pensavo che sarei stato felice di fronte alle dimissioni di Onofrio Rota (che quando ho compiuto la mia recente audizione presso il collegio dei probiviri il 26 novembre scorso veniva dai miei interlocutori già trattato implicitamente come un: "sindacalista estinto", almeno così mi è apparso, da subito).

Non lo sono felice del tutto, in realtà.

Mi spiego meglio.

Ha scritto un mio caro amico in una dedica ad un suo bellissimo libro:

"Solo chi ha conosciuto la vulnerabilità e la delicatezza della vita può comprendere l'urgenza di rigenerare il vivente..."

Mentre leggevo, casualmente, delle dimissioni di Onofrio Rota da segretario generale della Fai Cisl, stavo, in realtà, leccandomi le ferite, umane e sindacali, da plurimi tradimenti, abiure, utilizzi personali della mia buona fede e della mia sete di giustizia, silenzi, omertà, opportunismi.

Ero così stanco di provare dolore e freddo, così vulnerabile, che ero andato a letto poco dopo le otto di sera.

Ma poi mi sono svegliato in un buco nero, un pozzo che mi sommerge, ma che non mi sovrasta.

Una canzone dei Nomadi, "La vita che seduce", recita più o meno così: "Se il mondo appare un'illusione e tutto ruota (Rota?) su se stesso, si accende nel buio nel buio un'ancora di luce."

Se la vita, come il successo, il potere fugge via, il tempo non è altro che una dimensione.

Di fronte alla desolazione, non bisogna cedere. Bisogna cercare un'ancora di luce.

Ho imparato in queste ultime ore, su una vicenda che mi ha scaldato il cuore, che non tutto è bianco o nero, che occorre tacere prima di parlare, che si può fare del male, a più persone, senza nemmeno lontanamente volerlo.

Per questo non riesco ad essere felice delle dimissioni (agognate da me nel recente passato, lo ammetto) di Onofrio Rota.

Tutto sommato, nonostante la pavidità e doppiezza che ha dimostrato con me, non è stato, credo, un cattivo segretario generale, almeno, è la parte che conosco meglio, nei rapporti esterni della sua federazione di categoria.

Ha saputo interloquire con tanti mondi, sperimentare linguaggi diversi, a partire da quello del cinema.

Mi è stato chiesto da una casa editrice, nemmeno piccola, di scrivere un romanzo su quello che, in questi mesi, ma anche in venti anni di impegno e passione, mi è accaduto in Cisl.

Chissà che, curate le ferite più brucianti, io non ci riesca.

Ho maturato faticosamente dentro di me che l'incontro con l'altro, anche quello che ti tradisce che abiura di te, è sempre un dono.

Se la Rota gira nel sindacato, come mi è stato detto in tempi non sospetti da una giovane dirigente in carriera, tra l'altro cercandomi di dare un po' di speranza, non con cattiveria, io rimango, sotto un certo aspetto, fermo.

Continuo a pensare che il sindacalista debba occuparsi di lavoratori e lavoratrici, non solo di altri sindacalisti per farli fuori.

Che il sindacalista i lavoratori e le lavoratrici debba innalzarli facendosi piccolo insieme a loro, costruendo, insieme ai lavoratori e alle lavoratrici, percorsi di liberazione, emancipazione, consapevolezza, tutela, contrattazione e anche sogno.

Già, come diceva Pierre Carniti, a modo suo, io lo dico a modo mio, non si può disgiungere una parola concreta come sindacato da una parola altrettanto concreta come: sogno.

Certo è un sogno che si compie da svegli.

Ma in cui l'altro può essere magari  anche una ferita da curare, mai non è mai un nemico da abbattere.

Nemmeno, pensa te, Onofrio Rota da Treviso/Taranto, soprattutto ora che il potere, tanto sospirato, lo ha perso in uno schioccare di dita.

E mai lo recupererà.

Se la notte si fa buia, Onofrio, occorre imparare a scaldarsi di Luce e di Speranza.

https://www.youtube.com/watch?v=m_3EnSRdJbU 

Francesco Lauria

martedì 2 dicembre 2025

CISL: IL PERICOLO E’ IL QUIETO VIVERE, SENZA IMPEGNI, SENZA NOVITA’

E’ uscito il famoso, atteso libro di Guido Baglioni sulla Cisl.

Devo essere sincero, già dalla copertina, dal mio punto di vista, non promette bene, sono “spariti” Bruno Manghi e Gian Primo Cella, concordati peraltro sia con Baglioni che con Edizioni Lavoro (che ovviamente, come al solito smentirà, ma non me ne frega davvero nulla, tanto ho i messaggi) ed è apparso qualcun altro/a.

Leggerò con grande attenzione l’ultima versione del libro di Baglioni, avendo nella mia disponibilità tutte le precedenti, anche se, temo, ne rimarrò addolorato.

Detto ciò, preferisco ricordare un nostro incontro migliore e cioè la testimonianza di Baglioni che ho registrato, nel 2021, per il settantesimo anniversario del Centro Studi Cisl.

Baglioni, tra le tante cose (alcune condivisibili, altre meno) lancia un messaggio molto importante, quasi alla fine dell’intervista:

Afferma l’anziano professore:

“Il pericolo che la Cisl rischia di correre è il “quieto vivere”, svolgere l’ordinaria amministrazione tradizionale, senza impegni, senza novità.

Il sindacato non è l’azione confederale a livello di Roma e Bruxelles (sempre più importante rispetto alla prima), ma è quello che avviene nelle categorie, nelle aziende, con i contratti, con il welfare.”

Ecco il link al filmato, da me realizzato:

https://www.youtube.com/watch?v=jXfaNglfMfs


Un attanagliato,

Francesco Lauria

 

IL GRIMALDELLO DI GANGA, LA CISL, I RICORSI E I 50.000 EURO

La mia ampiamente motivata e certamente iper sofferta decisione di lasciare, anche da socio, la Cisl è stata come sempre, in questa organizzazione ormai, a mio parere, moribonda, mal commentata.

"Hai visto Lauria, si è fatto foraggiare, secondo me gli hanno dato almeno 50.000 euro per ritirarsi".

Queste voci che ho raccolto in almeno tre regioni fanno sorridere.

Ci sono plurime querele e richieste di danni (da parte mia e, come dice la Cisl da parte di "numerosi colleghi" che poi altro non sono che dirigenti del "sistema").

C'è poi il licenziamento infame, nullo, gravatorio, ritorsivo, discriminatorio, illegittimo che è stato impugnato d'urgenza come hanno riportato numerosi quotidiani nazionali.

Io, dopo aver letto i primi, per me, incredibili sette lodi dei probiviri, pensando a Pastore, Storti, Macario, Carniti, Marini, come ho scritto al collegio dei probiviri stesso, ho preferito lasciar perdere gli altri 25 ricorsi (tanti erano, alcuni alla stessa persona).

Ricordo che già tre dirigenti importanti sono risultati NON ISCRITTI a seguito dei procedimenti da me intentati: Andrea Benvenuti, Danilo Battista, Roberta Roncone.

Di Alessandro Potenza due categorie, la Fai Cisl e la Cisl Scuola negavano a vicenda che fosse loro iscritto (poi magari la tessera si troverà magicamente).

Ricordo inoltre che, a seguito del mio ricorso sulla mancata pubblicazione delle retribuzioni dei dirigenti (violazione del Codice Etico Cisl), non solo la segreteria confederale, ma tutte le segreterie territoriali e categoriali hanno dovuto ricorrere o stanno correndo frettolosamente ai ripari.
Insomma, non ho preso nemmeno un euro. Anzi.

Semplicemente, siccome sono esausto, ho preferito evitare di farmi prendere ancora sonoramente per i fondelli.
Tutto qui.


Ma c'è un ma.
Il 19 novembre scorso il segretario confederale Ignazio Ganga ha presentato una davvero incredibile memoria difensiva al collegio dei probiviri insieme al suo avvocato.

Oltre ad annunciare incredibili ricorsi alla magistratura solo perchè un dipendente come me, per di più licenziato ingiustamente, aveva preannunciato di voler far valere i propri diritti (a uno che lo aveva già a settembre "messo in mora"") i due hanno scritto questo incredibile concetto:

"Non vorremmo arrivare a pensare che il Dott. LAURIA considerato il rilevante numero delle persone segnalate al Consiglio dei probiviri, voglia porsi come grimaldello per indebolire il sistema confederale democraticamente eletto."

Fa già ridere così. O meglio fa già piangere così.
Francesco Lauria

lunedì 1 dicembre 2025

IO ERO LÌ

Ho incontrato Chiara Lubich, nella mia vita, una sola volta, da vicino, durante un evento del Giubileo del 2000 a Roma. 

Non ero un "adepto", nè un focolarino, anzi. 

Ma ricordo l'energia fortissima di quel volto e di quel sorriso. 

Che mi rapirono.

Come scriveva Sandro Antoniazzi, non si può che ripartire da una "spiritualità del sindacalista", non intesa in senso confessionale.

IO ERO LÌ

https://www.youtube.com/watch?v=_faghNcKr48&list=RDMVBt3TmFW_M&index=8

Nel clochard accartocciato dentro un letto di cartone, nello sguardo allucinato in un sogno di prigione, nelle vite rifiutate, nelle pelli violentate, nei caduti senza nome: mi hai cercato! Io ero lì! Nel ragazzo maturato tra espedienti d’altra età, nello sguardo sfigurato dalla criminalità, nelle cavie del progresso, negli illusi del successo, nelle rughe del silenzio: mi hai trovato! Io ero lì! Ammalato, affamato, senza patria, senza tetto, forestiero, carcerato, senza niente, senza…tutto. Ignorante, dubbioso con le piaghe di lebbroso nel mio grido d’abbandono: tu sei venuto! Io ero lì, io ero lì, io ero lì! L’Amore ti ha guidato, io ero lì! E tu mi hai amato, io ero lì! Misericordia io sarò per te! Mi hai coperto con un velo le ferite del peccato; le mie offese, il mio gelo nel tuo cuore hai perdonato. Io morivo sconosciuto sei venuto in mio aiuto nel mio ultimo respiro: mi hai sorriso! Eu estava ali, estava ali, bem ali! O amor te acompanhou até aqui! Em cada abraço teu, eu estava ali! Misericórdia eu serei pra ti! ¡Yo estaba allí, en cada rostro, estaba allí! ¡Porque el amor es fuego dentro de ti! ¡Y cada abrazo tuyo fue para mí! ¡Misericordia yo seré para ti! Sì tu, sei tu mi hai sfamato Sì tu, sei tu mi hai dissetato Sì tu, sei tu mi hai vestito Sì tu, sei tu mi hai visitato Sì tu, sei tu mi hai curato Sì tu, sei tu mi hai consolato Sì tu, sei tu mi hai sorriso Io ero lì, io ero lì, io ero lì! L’Amore ti ha guidato, io ero lì! E tu mi hai amato, io ero lì! Misericordia io sarò per te! __________________________________________________________________________ Testo: Valerio Ciprì Musica: Benedikt Enderle © Gen Rosso "THE REASON" https://li.sten.to/gr-thereason "REFUGEE" https://li.sten.to/gr-refugee "L'AMORE VINCE TUTTO" https://li.sten.to/gr-amorevincetutto "HIGHER" https://li.sten.to/GR-Higher "A JOY REBORN" https://li.sten.to/GR-AJoyReborn “SHOCK OF THE WORLD” https://li.sten.to/GR-ShockOfTheWorld "NOW" https://li.sten.to/gr-now "GO FOR LOVE” https://li.sten.to/GR-GoForLove Seguici sui nostri social e sito web: